Recuperare l’energia

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Sono passati due mesi circa dall’ultimo post.

Vi siete forse chiesti se sia successo qualcosa.

Proprio no, non è successo nulla al di fuori dell’ordinario flusso della vita quotidiana, fatta di lavoro, famiglia, impegni, relazioni, progetti, fatiche e frustrazioni. Ah, e anche le soddisfazioni, qualcuna, ogni tanto.

La verità è che non avevo nulla da dire e così sono stata zitta.

Ho fatto tanto e pensato poco.

Mi sono lasciata guidare dal flusso di quei momenti di vita in cui le giornate ti scappano di mano e non sai più dove le hai messe, in cui in un attimo è sera e sei ancora sommersa dagli impegni, in cui ti sembra di non avere tempo per pensare, figurarsi per scrivere.

Eppure questi periodi di “silenzio” dentro e fuori di me sono grandi spazi di incubazione per nuove consapevolezze.

In questi due mesi ho avuto a che fare con tante persone che credono di avere sempre la verità in tasca, la soluzione a tutti i problemi del mondo, la filosofia giusta, la tecnica infallibile. Mai un dubbio, mai un esitazione, mai un periodo di riflessione (beati loro).

Ciò che queste persone non capiscono è che la soluzione che propongono non è giusta o sbagliata in assoluto, è solo la “loro” soluzione. Può andar bene per loro, può andar bene anche per gli altri, oppure no.

Ho scoperto che l’assoluta convinzione di avere la verità in tasca porta a non mettersi mai in gioco, a rimanere sempre uguali a noi stessi. La natura insegna che senza cambiamento c’è stasi, morte. Se la vita è un palcoscenico, che vantaggio abbiamo a ripetere giorno dopo giorno il copione che ci siamo costruiti ? Qual’è il valore aggiunto a portare in scena sempre il solito spettacolo?

E’ una questione di comfort.

Ci piace adagiarci sulle nostre posizioni, sopratutto su quelle disfunzionali che ci portano solo guai. Esitiamo a metterci in discussione veramente, ci spaventa da morire la possibilità di perdere la nostra identità come l’abbiamo sempre conosciuta.

Cosa diranno gli altri?

Come faccio a far funzionare le mie giornate se cambio le regole del mio vivere?

Alcuni si concedono piccoli cambiamenti, un taglio di capelli nuovo, un tatuaggio, un paio di scarpe rosse, un corso di crescita personale, di cui al giorno d’oggi c’è l’imbarazzo della scelta. Basta partecipare a uno di questi corsi per capire che brulicano di persone in cerca della formuladelsuccessogarantita100% senza cambiare N U L L A di loro stessi. Il contenitore può essere ottimo, ma senza la volontà di uscire dalla zona di comfort non c’è spiraglio di crescita. Rimane l’attestato da incorniciare e appendere al muro, insieme agli altri..

La formazione è per sua stessa natura un cambiamento, come è possibile formarsi a nuove dinamiche senza …. cambiare? E’ il paradosso della odierna società umana, quella plasmata dai tempi veloci dei social network che promettono miracoli istantanei puntualmente disattesi. Così andiamo costruendo le nostre relazioni, veloci, intense,  fameliche, senza preliminari. Vogliamo andare subito al sodo, non c’è tempo da perdere. Un’altra illusione bella e buona, che non rispetta i cicli naturali dei legami di attaccamento.

La volpe tacque e guardo’ a lungo il piccolo principe:
“Per favore… addomesticami”, disse.
“Volentieri”, disse il piccolo principe, “ma non ho molto tempo, pero’. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose”.
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe. “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!”
“Che cosa bisogna fare?” domando’ il piccolo principe.
“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe.

Insomma, dopo tanto chiacchierare arrivo al punto.

In questi mesi non ho partecipato a percorsi di formazione su me stessa, non ne ho organizzati io come formatrice, non mi sono fatta nuovi amici, né tatuaggi. Apparentemente non è cambiato nulla, invece è cambiato tutto.

Ho capito un segreto che voglio condividere con voi.

Che per cambiare veramente le cose ci vuole un sacco di energia, quella energia che ho lasciato dispersa in questioni del passato, in vecchie relazioni, in faccende lavorative, scolastiche, familiari, in amicizie, progetti, sogni che si sono realizzati e adesso non ci sono più.

Ero piena di “sanguisughe” che succhiavano energia gratis!

Così è partita la deframmentazione per tappare tutti gli “spifferi” energetici o, se vi piace di più, il “recupero crediti”.

Ho fatto un giro delle sanguisughe con il mio quadernino nero e mi sto riprendendo l’energia. E’ un lavoro ancora in corso d’opera e mi piace pensare che sia un “atto sciamanico” coraggioso, a volte anche rischioso, come può esserlo tornare dai creditori che non ti vogliono pagare il dovuto.

La mia energia è troppo importante per lasciarla a qualcuno o qualcosa che ormai non fa più parte di me. La rivoglio e me la prendo!

 

 

 

 

 

7 commenti Aggiungi il tuo

  1. Felicita ha detto:

    Grazie Valentina per la tua condivisione…io so no nella tua stessa situazione…è dura…. molto. Ti leggo sempre con piacere. Felicita

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    1. Valentina ha detto:

      grazie della tua attenzione Felicita

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  2. Daniela ha detto:

    Grazie ❤🌻

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    1. Valentina ha detto:

      grazie a te

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    2. Valentina ha detto:

      grazie Daniela ❤

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  3. Contus Antigus ha detto:

    E’ sempre un piacere leggerti

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    1. Valentina ha detto:

      grazie Ale, il piacere è reciproco

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